Con il sostegno della Fondazione CNP e grazie ai nostri donatori, Eva pour la vie finanzia uno spazio dedicato ai piccoli pazienti (2-11 anni) affetti da cancro, per prepararli al meglio al trattamento radioterapico. Sarà commissionato all'inizio del 2022.
Le sedute di radioterapia rappresentano una fonte di ansia per molti bambini: non possono essere accompagnati in camera, devono rimanere immobili, a volte sono contenute da una mascherina termoformata... Per questi motivi l'equipe medica a volte non ha altra soluzione che quella di praticare la sedazione o anche anestesia generale, in modo da poter eseguire la radioterapia. Questa esperienza può lasciare tracce nella psiche di questi bambini malati, uno stress molto importante anche per i loro genitori e fratelli.
Questo è il motivo per cui la dottoressa Clémentine Lopez, MD-PhD, psichiatra infantile presso l'Istituto Gustave Roussy, ha immaginato un miglioramento nella preparazione di questi piccoli pazienti. Il progetto prevede innanzitutto che ogni bambino possa beneficiare di una sessione psicoeducativa prima del trattamento. Ad ognuno di questi bambini verrà offerta la peluche mascotte "Toudou", con il loro libretto sanitario, in cui viene applicato un "tamponamento" ad ogni visita di radioterapia. Servirà come oggetto di transizione, una coperta rassicurante che il bambino sarà invitato a trattare. Potrà esercitarsi esercitandosi sui suoi gesti di peluche con i quali prenderà dimestichezza, in uno spazio dedicato: indossare una piccola mascherina termoformata, adagiare il suo peluche sul lettino da visita e su un mini apparecchio per radioterapia...
Una volta preparati, i bambini saranno nuovamente in contatto con "Toudou" in una sala d'attesa su misura per loro, pensata come un mini-ospedale. Questo spazio, l'“Hôpital de mon Doudou”, sarà situato vicino alla stanza dove verranno accolti i bambini per realizzare le loro maschere termoformate. Il loro tempo di attesa sarà "ravvivato" da queste strutture divertenti ed educative.
Oltre a un maggiore benessere psicologico dei bambini durante tutto il loro trattamento, ci auguriamo che questo dispositivo aiuti a facilitare l'uso di sedazioni o anestesie, o che possa anche evitarli. Il suo impatto sarà oggetto di uno studio scientifico condotto dal personale dell'Istituto Gustave Roussy.